Un successo di partecipazione, di contenuto, di varietà nelle proposte e – soprattutto – di gradimento del pubblico e di trasmissione di saperi, che è il vero obiettivo di ogni azione di public history e la ragione ultima della divulgazione. L’edizione 2023 di “Urbs Scripta – Festival dei graffiti di Venezia”, tenutasi dal 16 al 19 aprile, nel costituire la prima esperienza di Festival interamente legato ai graffiti storici in Italia (e che non ha pari in Europa per la ricchezza dell’offerta culturale), si è articolato in momenti molto diversi tra loro, volti alla valorizzazione di un patrimonio che appartiene a tutti, da conoscere, studiare e preservare.
Sostenuto dal Comune di Venezia e inserito nel programma de “Le Città in Festa” e sponsorizzato da Vela (col patrocinio della Regione Veneto, di Europa Nostra e dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia), il festival ha voluto essere anche la dimostrazione che attraverso azioni “pop” si può fare cultura di altissimo profilo, perfino giocando e divertendosi. Tutte le proposte – gratuite e su prenotazione – hanno registrato il tutto esaurito in poche ore, con la creazione di lunghissime liste d’attesa.
Dopo l’inaugurazione del Festival, contestuale all’inaugurazione della mostra “I graffiti di Venezia” con gli scatti di Simone Padovani, il primo atto del festival – nonché uno dei momenti più emozionanti della manifestazione – è stata una visita tattile dedicata ai non vedenti, seguendo una filosofia di inclusione che ha visto una guida, la direttrice artistica e il direttore artistico del Festival accompagnare con le parole le sensazioni tattili dei partecipanti.
Urbs Scripta 2023 ha visto inoltre tre distinti momenti di visita rivolti al pubblico (che ha partecipato su prenotazione) avvenuti al Fontego dei Tedeschi, a Palazzo Ducale e sull’isola del Lazzaretto Nuovo (condotto quest’ultimo da Francesca Malagnini, docente all’Università per stranieri di Perugia e autrice di due volumi sui Lazzaretti), resi possibili dalla disponibilità di T – Fondaco dei Tedeschi, della Fondazione Musei Civici (e della Società Cooperative Culture) e di Lazzaretti Veneziani.
Non è mancato naturalmente l’aspetto di approfondimento accademico e scientifico, che ha trovato la sua casa naturale nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto con gli interventi del prof. Carlo Tedeschi (dell’università di Chieti, vincitore del prestigioso finanziamento europeo ERC Advanced Grant 2020, con il progetto dal titolo “Writing on the Margins: Graffiti in Italy – 7th-16th centuries – Graff-IT”) e dell’architetto Francesca Salatin (Iuav) che ha affrontato il delicato tema dei restauri. I loro interventi sono stati seguiti da un dibattito – molto partecipato – tra writers e Associazioni che si occupano di decoro urbano.
La giornata conclusiva di Urbs Scripta 2023 è stata una doppia festa: prima per il pomeriggio di gioco con la caccia al tesoro tra i graffiti partita dall’Auditorium Generali delle Procuratie Vecchie, grazie a The Human Safety Net, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone suddivise in squadre; e poi perché la Pescheria Grande di Rialto, luogo di conclusione ufficiale del Festival, si è trasformata in una vera festa piena di allegria, nel nome dei graffiti veneziani.
Tra le iniziative da menzionare, infine (oltre alla vendita di libri dedicati ai graffiti curata da Ubik Goldoni in più luoghi del Festival), la campagna “Lascia il tuo segno”: locandine appese nei locali pubblici e nei luoghi di ritrovo – recanti questo slogan e il loro del festival – dove chiunque poteva sentirsi libero di scrivere o disegnare.