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Urbs Scripta

Urbs Scripta

Cos'è Urbs Scripta

Urbs Scripta è un vasto progetto di public history ideato e condotto da Alberto Toso Fei e Desi Marangon che punta a scrivere una storia dal basso, fatta di testimonianze lasciate sui muri da persone comuni, e che vede nella storia un progetto partecipato e collettivo, al quale tutti possono contribuire grazie alla mediazione di chi della storia e della narrazione ha fatto il proprio mestiere.

Nato sulla scia di un volume – “I Graffiti di Venezia” – che per la prima volta ha raccolto e codificato migliaia di graffiti storici presenti in città, è ben presto diventato un festival (“Urbs Scripta”, appunto), un nuovo libro e una serie di iniziative che vanno da conferenze di carattere scientifico in diverse università e Festival (come il “Tag Festival” di Amburgo o “Venezia vista da terra”) fino alla partecipazione al Carnevale di Venezia 2023 e 2024 con la realizzazione di visite e conferenze pubbliche.

Urbs Scripta è un progetto in fieri che prevede la realizzazione di nuove iniziative e partecipazioni, la pubblicazione di nuovi volumi, la promozione di una maniera nuova e partecipativa di costruire una visione storica dal basso, che a partire da Venezia e dai suoi graffiti è pronta ad allargare la sua visione ad altri territori e contesti.

Alberto Toso Fei e Desi Marangon hanno osservato e riunito uno straordinario numero di scritte sparse nei luoghi pubblici della città (ma a volte anche in qualche spazio privato), e le hanno ordinate per temi. Ne esce una raccolta sorprendente per varietà e per vivacità, capace di far dialogare la storia della città con una sequenza di episodi puntuali, privati o pubblici che siano.

Claudio Franzoni
Doppiozero

All’imbrunire, quando la penombra cala sulla città, Venezia inizia a raccontare migliaia di storie. La luce radente trasforma le pietre in un libro diffuso dove le pagine sono i muri e le parole i graffiti, sopravvissuti ai secoli. Uno dopo l’altro affiorano inesauribili simboli, date lasciate ai posteri, frammenti della biografia d’Italia, alfabeti stranieri, appunti su fatti storici, disegni di stelle, navi, corni ducali e giochi. Questo mondo, fino a oggi invisibile, è stato mappato dallo scrittore Alberto Toso Fei e dalla storica specializzata in epigrafia Desi Marangon, entrambi veneziani.

Vera Mantengoli
Robinson - La Repubblica

La prima incisione della storia in glagolitico, un antico slavo ecclesiastico dal quale deriva il cirillico, stava lì da 600 anni sotto gli occhi dei turisti che ogni giorno affollano Loggia Foscara di Palazzo Ducale. Nessuno se n’era mai accorto. Almeno fino a quando gli studiosi Alberto Toso Fei e Desi Marangon non ne hanno raccontato la scoperta ne "I graffiti di Venezia", un saggio ricco di “storie su pietra” dimenticate, dalla politica alle leggende, dal commercio alla cronaca quotidiana, fino al sesso.

Francesco Ferasin
Il Fatto Quotidiano

Chiamateli, se volete, vandalismi. Oppure tag. Ma, a differenza degli scarabocchi contemporanei, quelli antichi sono vere testimonianze: il tempo sedimenta (se ne contano alcuni del Tre-Quattrocento) e ne fa lente per osservare la città. Segni mappati e interpretati dallo scrittore Alberto Toso Fei e dall'epigrafista Desi Marangon che per cinque anni hanno fatto su e giù per calli e campielli, insule, campi, si sono imbucati nelle corti, tra porte e balconi.

Anna Gandolfi
La Lettura - Corriere della Sera
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